“Ho il cervello del duca Galeazzo e sono fantastica come lui…” (da una lettera di Caterina Sforza)

Caterina Sforza, conosciuta per la sua bellezza ed intelligenza, fu una donna attenta alle cure del viso e del corpo, e alla creazione di preparati medicinali e cosmetici. Nasce a Milano nel 1463, da Galeazzo Maria Sforza, duca di Milano, e dalla dama di corte, sua amante, Lucrezia Landriani. Fu cresciuta dalla nonna Bianca Maria Visconti nella raffinatissima corte sforzesca, circondata da artisti e letterati. Giovanissima, sposa Girolamo Riario che Machiavelli apostrofa come “un essere di bassissima e vile condizione” … nipote di Papa Sisto IV, signore di Imola. Caterina nonostante la grazia e l’eleganza dei modi si trova presto costretta a combattere anche militarmente per difendere il suo potere e quello dei suoi figli. Girolamo e Caterina riescono a conquistare anche la Signoria di Forlì, territorio di gente battagliera e da sempre ribelle alla chiesa. In seguito all’assassinio del marito, Caterina trovò rifugio alla Rocca di Ravaldino, dove la leggenda narra che la famiglia dei nobili Orsi minacciarono di ucciderle i figli se non si fosse arresa. La sua risposta fu «Fatelo, se volete: impiccateli pure davanti a me – e, sollevandosi le gonne e mostrando con la mano il pube
– qui ho quanto basta per farne altri!» Tanto coraggio fu premiato con la rinuncia degli Orsi. Si sposò altre due volte , rimanendo sempre vedova ma riuscendo comunque a tenere testa al governo della città e vivendo in un’età di grande rinnovamento e vivacità culturale e politica. Nel 1496 divenne madre del famoso Giovanni dalle Bande Nere, concepito con Giovanni de’ Medici. Morì a Firenze nel 1509 in seguito ad una polmonite.
Pur impegnata in differenti attività trovò il tempo per occuparsi anche di salute e bellezza, con lo speziale Ludovico Albertini, raccogliendo in un volume numerose ricette, frutto della sua continua ricerca di “segreti” medici e di cosmetica. A lei si deve la formulazione del cloroformio e di numerosi rimedi, compilò anche una corposa raccolta di ricette alchemiche, medicinali e cosmetiche: gli Experimenti. Nel 1894 l’opera fu stampata in 102 esemplari con il titolo Experimenti de la Exelentissima Signora Caterina da Furlij matre de lo Illustrissimo Signor Giovanni de Medici Caterina raccoglieva conoscenze sia pratiche che esoteriche, facendo ricorso a fonti diverse: dalla tradizione della cultura bassa, ai testi della cultura alta, senza disdegnare l’esperienza di laboratorio, diretta o riferita da altri.
Il libro è composto da 454 ricette, di cui 358 sono mediche, 30 di chimica e 66 cosmetiche. Queste ultime sono caratterizzate da una sapiente scelta degli ingredienti ricchi in lipidi e proteine, e di formulazioni nella produzione di pomate, pari ai moderni prodotti di sintesi.
- Ricette d’amore e di bellezza di Caterina Sforza. Signora di Forlì e Imola. A cura di Elio Caruso. Società Editrice Il Ponte. 2009
Corinna Rigoni, Cristiana Belloli
Dermatologhe, Milano
