Papà sorride felice, contento ed entusiasta, così lo sento nel mio cuore, così lo immagino nei miei sogni. Rigoroso, impetuoso, puro, sincero, ansioso, sanguigno, generoso, solare, coerente, sperimentatore e sensibile, ognuno di questi aggettivi descrive una parte del carattere poliedrico di Fulvio. Come nei suoi quadri così nella sua anima artistica coesistono logica matematica e immensa e leggiadra sensibilità, due aspetti apparentemente opposti ma fusi nella personalità di mio papà. Le sue opere sono la sua vita, il suo credo artistico, la sua realizzazione.
Per me sono il contatto infinito tra padre e figlia, sono la sua passione, il suo amore paterno, la sua gioia, che ogni giorno mi avvolgono e mi abbracciano, oltre il tempo, oltre lo spazio, oltre la vita e la morte. Ho condiviso sin da bambina il suo amore per l’arte, ho vissuto con lui ogni sua creazione, ogni sua ricerca, ogni sua gioia e delusione, ogni sua battaglia. Tra noi un legame simbiotico, profondo, unico, inscindibile ed eterno!
Tanto di lui ritrovo nel mio carattere, e ogni giorno della mia vita mio papà sarà sempre accanto a me, nel mio cuore, nella mia essenza, nella mia anima. Lo so che da lassù con l’entusiasmo sincero e pulito di un bambino gioisce per me, per l’amore che ci lega nell’eternità, per come mantengo viva la sua opera di artista contemporaneo.
Fulvio Belmontesi, nato a Grottazzolina (Fermo) il 7 febbraio 1919, si è formato negli anni trenta frequentando la scuola d’arte “Minardi” di Faenza e quindi l’Istituto d’Arte “Roncalli” di Vigevano. Ha operato nel mondo della produzione calzaturiera come designer e manager. Negli anni cinquanta è stato campione italiano assoluto di tennis da tavolo e commissario tecnico della Nazionale Italiana. Dagli anni sessanta approfondisce le ricerche pittoriche nel campo astratto-concreto esordendo a Milano nel 1972 con una personale alla galleria “Vismara”, presentato da Luciano Caramel.

La sua ricerca pittorica lo inserisce nell’ambito nel concretismo lombardo degli anni ’80-’90, a fianco di grandi artisti quali Bruno Munari, Mario Ballocco, Luigi Veronesi.
Nel febbraio 2000 l’artista scompare improvvisamente mentre sta allestendo la sua personale alla galleria Arte Struktura di Milano. La mostra avrà luogo postuma, dopo la scomparsa dell’artista. E infine il mio grazie dal profondo del cuore a mia mamma Anna e a mio papà Fulvio per avermi tanto amato, e per tutti i momenti di vita indimenticabili che abbiamo vissuto insieme.

Magda Belmontesi
Dermatologa, Vigevano-Milano