Secondo la dermatologia classica, i capelli non avrebbero nessuno scopo funzionale per l’uomo, se non quello di proteggere il cuoio capelluto dai raggi ultravioletti. Non così la pensa la sociologia, poiché la capigliatura rappresenta uno strumento di comunicazione involontaria, di attrazione sociale, esprimendo informazioni sulla persona biologica, sulla cultura, sulla società. All’origine del linguaggio del capello c’è uno stretto rapporto con il pelame animale. E’ noto del resto che molti mammiferi, prima della lotta, contraggano la muscolatura epidermica per gonfiare la pelliccia come segnale di aggressività. Tale modello di comunicazione ha un effetto analogo nelle capigliature dei guerrieri mohicani, nella cresta dei punk e nell’esaltazione artificiale delle protesi (colbacchi, cappelli delle guardie britanniche etc) o nelle forme residuali comunicative (capelli che si rizzano in testa) (Ugo Volli. ‘Hair language’) .

In ogni società e in ogni epoca il linguaggio dei capelli è stato più o meno elaborato, anche se attualmente si sta affermando un linguaggio dei capelli ‘globalizzato'( come le pettinature emo) specie tra i giovani, diminuendo quello che era la struttura di riferimento delle diverse culture. Era facile ripercorrere la storia interpretando la semantica del linguaggio dei capelli a seconda dell’acconciatura e distinguere differenze sociali, religiose etc. Il primo livello sintattico del capello è sicuramente il colore, che rende protagonisti e protagoniste soprattutto i biondi e le bionde. Si deve risalire alla storia della mitologia per identificare nel primo modello di bellezza, la dea Afrodite, che era bionda (xanthe), e continuare con l’icona di beltà nella Venere nascente del Botticelli,  per arrivare ai nostri giorni con Marylin Monroe o con le bionde dei calendari di Playboy. I capelli rossivengono generalmente interpretati come legati a creatività, originalità, indipendenza, ma anche pazzia, confusione, inaffidabilità ed eccessiva libertà.

I capelli scuri, castani o neri, rappresentano il 55% della popolazione di Spagna, il 50% negli Stati Uniti e il 62% in Gran Bretagna. Il colore scuro dà leadership venata di simpatia non minacciante, accompagnata da un’immagine di concretezza e intelligenza, come ha riportato  una ricerca demoscopica condotta dal  Prof. Aldo Finzi. Da tale ricerca è emerso che il colore preferito dai maschi italiani è il bruno, scelta dettata probabilmente dall’attuale momento storico caratterizzato da preoccupazioni per il presente e da insicurezza per il futuro. Nei prossimi anni, per una possibile ripresa economica e per un aumento di ottimismo, potrebbero ritornare delle preferenze bionde. I capelli bianchi, indice di saggezza, maturità e sicurezza, possono essere vissuti come segno di vecchiaia e decadimento. Kligman, famoso dermatologo e padre della moderna dermocosmetologia,  sottolineo’  l’importanza dell’aspetto dei capelli negli anziani, poiché capelli ben curati e mantenuti folti assicurano loro un’influenza psicologicamente benefica (A.Kligman ‘History of Baldness from magic to medicine’ Clin Dermatol 6;1988:83-88).

In particolare i capelli sono sempre più importanti anche per gli Italiani. Secondo un’ indagine sulla popolazione italiana, il 58% tra uomini e donne, giudica dare un’importanza alta o altissima a questo annesso. Oltretutto i capelli risultano essere al terzo posto come importanza interrelazionale dopo il viso e gli occhi. La capigliatura è parte della nostra struttura corporea, essenziale a determinare la nostra identità. Ed ancora la capigliatura è indizio dello stato fisico e psicologico della persona, ma anche della sua condizione sociale e professionale.

I capelli, essendo oggetto di manipolazioni, rispecchiano le modificazioni culturali, come dice la saggista americana Marina Warner (Marina Warner  ‘From the beast to the blonde’ Ferrar Straus and Giroux N.Y.1974), il linguaggio dell’io verrebbe spogliato di una delle sue risorse più ricche senza i capelli: e come il linguaggio, la facoltà di ridere o l’uso di strumenti, il trattamento dei capelli costituisce in sé un segno dell’umano.

L’attenzione che si dedica ai capelli è un presupposto fondamentale per qualsiasi età, tipologia, razza a cui si appartenga. Le scelte di prodotti che rispettino le caratteristiche e le esigenze del singolo mantengono il capello come sorgente di comunicazione, donando una piena armonia con se stessi e con gli altri. Quindi  è di estrema importanza consigliare sempre prodotti sicuri e di formulazione conosciuta.

Corinna Rigoni, Alessandra M.Cantù
Dermatologhe, Milano