Per  telogen effluvium (TE) si intende un’entità clinica di frequente riscontro che fu riportata da A.Kligman nel 1961 e che descrive un quadro di diffusa caduta di capelli in fase telogen. Si tratta infatti di un brusco e sincrono passaggio di follicoli piliferi dalla fase di crescita a quella di riposo, che si evidenzia in genere a distanza di tre mesi, con una caduta profusa di capelli (sino a 500-600 al giorno).

La caduta di capelli si può associare a bruciore, tricodinia, parestesie, ansia e depressione. L’eziopatogenesi è legata a stress emozionali, assunzione di farmaci, anemia, diete dimagranti, parto, fumo di sigaretta; nelle forme croniche può essere legata anche a distiroidismo, malattie infettive ecc.

E’ sempre consigliabile seguire una terapia, anche se spesso il TE che consegue ad una causa acuta o transitoria tende ad autorisolversi spontaneamente. Il paziente infatti, se non è supportato psicologicamente e con una pur minima terapia, tende a disperare. Può pertanto essere utile assumere integratori dietetici, utilizzare lozioni ed adottare modalità igienico-cosmetiche di pratico supporto. Nei casi di sideropenia (carenza di ferro), dieta, anoressia, è necessario prevedere interventi terapeutici mirati prescritti dallo specialista. Nelle forme croniche, indotte da farmaci, il medico sostituirà il trattamento in atto, e consiglierà l’uso di steroidi topici per alcuni giorni.

Il TE pur risultando una condizione non grave, rimane pertanto una complessa entità clinica che deve essere gestita dal dermatologo e le cui opzioni terapeutiche vanno comunque sempre aggiornate.

Corinna Rigoni, Alessandra M. Cantù
Dermatologhe, Milano