Le nostre mani sono il primo strumento, il primo contatto diretto con l’esterno e inevitabilmente toccano un’infinita varietà di sostanze chimiche, organiche ed inorganiche.
E’ evidente che proprio per questo motivo anche le patologie irritative e allergiche delle mani risultino molto frequenti. Chi di noi non ha avuto nel corso della sua vita un’irritazione o qualche dermatite alle mani ?
La dermatite delle mani è una delle più comuni problematiche dermatologiche e interessa in Italia circa un milione di persone con una certa prevalenza per il sesso femminile. Sono colpiti maggiormente i paesi industrializzati e ci si può sensibilizzare per motivi di lavoro più specializzato. Sono numerose le categorie di lavoratori che hanno un’occupazione in cui le mani sono spesso a contatto con l’acqua o con sostanze sensibilizzanti. Basti pensare ai cuochi, baristi, parrucchieri, ma anche a stampatori, addetti alle industrie metal-meccaniche e delle costruzioni, odontotecnici, meccanici e casalinghe ecc. In generale di fronte ad una dermatite delle mani si deve distinguere tra dermatite irritativa, dovuta soltanto all’azione direttamente lesiva delle sostanze sulla pelle, e dermatite allergica da contatto nella quale è implicata una reazione allergica vera e propria con produzione di immunoglobuline contro l’antigene implicato.
Le dermatiti allergiche da contatto si dividono quindi in quelle di tipo I o immediato, nelle quali dopo 20-30 minuti dal contatto si formano IgE e istamina con dermatiti orticarioidi molto pruriginose debordanti ampiamente le mani, e le dermatiti di tipo IV o ritardate nelle quali dopo un intervallo di 6-8 ore si formano le tipiche zone eritematose che poi evolvono in vescicole.
Una parte di tali eczemi, se non adeguatamente curati, può cronicizzarsi dando luogo al cosiddetto eczema lichenificato o infiltrativo. Le mani risultano perennemente pruriginose e con una pelle che finisce per ispessirsi e diventare dura.
Non è raro vedere persone con dermatiti di vario tipo alle mani che hanno l’abitudine di lavarsi le mani molto frequentemente, sia per una spiccata abitudine all’igiene sia per necessità professionale.
La cute di queste mani trattate con saponi e detergenti aggressivi, tende ad impoverirsi del naturale film idrolipidico che copre la pelle sana e la protegge dalle aggressioni esterne. Una mano così risulta secca e sempre tendente al prurito,
molto più bisognosa di creme nutrienti ed idratanti. Su questo terreno si instaurano facilmente dermatiti irritative che insieme formano il 40 % degli eczemi. Una mano irritata inoltre è molto più suscettibile ad allergie.
Se una dermatite non accenna a guarire spontaneamente è meglio rivolgersi al dermatologo, in tal modo si comprenderà se si tratta di un eczema (nel qual caso si eseguiranno test adeguati ).
La miglior terapia è senz’altro l’eliminazione della sostanza allergizzante, condizione non sempre facile, perché tanti allergeni sono molto diffusi nel nostro ambiente.
Basti pensare al nichel contenuto nella bigiotteria, nelle monete, nelle stoviglie, in traccia nell’acqua ecc. E’ importante quindi escludere altre patologie come la psoriasi delle mani, la dermatite atopica o le micosi. Certamente conviene tener conto di alcune regole basilari per evitare che le mani siano compromesse. E’ meglio lavarle con detergenti non troppo schiumogeni e privi di profumi, asciugarle bene e utilizzare subito dopo creme idratanti anch’esse poco profumate.
Insomma, con un poco di attenzione in più si possono prevenire le irritazioni che così spesso aprono la strada all’allergia.
Tuttavia una visita dallo specialista dermatologo sarà in grado di diagnosticare, e soprattutto curare in maniera mirata le dermatiti o eczemi delle mani, dando consigli preziosi anche per il mantenimento dei risultati ottenuti e per non ricadere dopo poco in una recidiva.

Sabine Pabisch, Corinna Rigoni
Dermatologhe Milano